Cera una volta una piccola è bella volpe,
viveva in una pineta incantata, la quale profumava di gentilezza, di amicizia, quella sincera e vera.
L a
bellissima Volpe girava per i boschi con le sue lucerne accese, salutava i suoi amici, e faceva unire tutti…
In questo posto incantato vi era un laghetto dalle acque azzurre e tanto profumate, (ecco perché era definito magico).
La volpe vi si specchiò, e a un tratto un piccolo serpentello saltò fuori, facendola spaventare,
ehi disse la piccola Volpe; ma si fanno questi scherzi? Ho il cuore in gola.
Hai ragione rispose, oggi sono così triste, dai su perdonami e vieni a giocare con me…
Ma dove? Rispose la piccola volpe, nel laghetto? Ma vuoi folleggiare? All’improvviso le diede le spalle e andò via.
In effetti non era da lei, che era sempre così gentile con tutti, ma quello spavento la fece irritare e non poco.
Si incamminò lungo il sentiero dove cantando e ravvivando gli alberi si recava per tornare nella sua calda e bellissima casetta tutta adornata da mille lucine gialle.
Ma nel tragitto si vide spuntare daccapo il serpentello, che urlando attirò l’attenzione verso di se…
Volpina bella urlando le disse; vieni a giocare con me, dai sono così triste stasera,
vorrei tanto che tu restassi qui, sai piccola volpe io non ho amici, le continuava a parlare il serpentello, desidererei tanto esserti amico, e raccontarti ciò che mi turba quest’oggi…
Ma nulla la piccola volpe continuava il suo cammino senza neppure darle un dimesso sguardo, al ché il serpentello cominciò a piangere così forte, ma così forte da far bloccare d’improvviso la volpe che nel commuoversi le chiese, ma quale evento ti è capitato di così brutto? Come mai sei così giù di morale? Il serpente le confessò che nel bosco tutti avevano spavento di lui, che nessuno voleva divertirsi, parlare, scherzare, con lui, che non aveva una casa dove potersi rifugiare, e sempre singhiozzando le confessò; di volersi innamorare e avere una famiglia come lei, sai ti enuncio che io amo totalmente e non faccio soffrire le persone che mi sono accanto, ti richiedo mi aiuterai a essere felice?
Udendo questo aiuto urlato, disperato, questa voglia di essere appagato e mai più malinconico, la volpe le ammise; si ti sosterrò, perdonami se fino a oggi non ho creduto in te, sai chi ha tutto, gli affetti, un posto dove vivere, a volte non pensa al prossimo, scusami… Il serpentello iniziò un lago di lacrime, non poteva credere a ciò che aveva udito, ma davvero? Davvero, davvero? Ma certo ribatté la Volpe, quell’urlo così forte di contentezza fece risvegliare tutti gli animali che vivevano in questo bosco incantato… Erano tutti interessati ad ascoltare la storia del serpentello, difatti lo accolsero tra loro, e dimenticò la tristezza.
S’ innamorò e diventò Papà, il bosco per le sue virtù magiche, poteva aggiustare e rendere felici i suoi abitanti.
La piccola Volpe era così soddisfatta che diede una grande festa e un bellissimo pranzo dove nessuno era escluso…
E fece promettere a tutti di aiutarsi ogni giorno l’un l’altro, di non provare invidia e paura per alcuno.
E così vissero tutti felici e contenti!
Morale del racconto
Basta veramente poco,
una ricchezza avere amici, anche radi, che ti diano sostegno, ti stiano vicino in ogni momento senza giudicarti, ma aiutandoti, sempre!
Disegno realizzato a mano libera con matite colorate, sfondo con pastelli soft.
Questo disegno mi è stato chiesto specificatamente dal mio piccolo amore, lui che ama le volpi.
Anche di scrivere e associare il racconto, dai bando alle ciance spero leggiate fino alla fine, e che almeno un pochino vi piaccia sii il disegno che il racconto.
Il mio amore è rimasto elettrizzato del risultato!
Ancora grazie, vi lascio a una splendida serata.
Autrice del disegno e del racconto; Antonella Miceli.
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Basta poco per distinguersi dalla massa, ed io adoro realizzare questi lavori, si, si, ciò ho preso gusto a dipingere sul tessuto.
